CORTE SUPREMA
Numero della sentenza: 590/2015
Sinossi
Associazione non riconosciuta - Elezione nuovi membri - Associazione massonica - Procedimento disciplinare. Il Gran Consiglio del 33° grado per la Grecia della Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato è un'associazione di individui senza scopo di lucro, è organizzata ed opera come sindacato, ma non ha tipicamente lo status di associazione poiché i necessari non sono state espletate le formalità (Associazione non riconosciuta). Imposizione di sanzione definitiva di cancellazione durante i procedimenti disciplinari dell'associazione massonica.
Corpo della decisione
Numero: 590 /2015
LA CORTE SUPREMA DI GRECIA
A1 'Dipartimento politico.
FORMATO dai giudici: Anthony Zevgolis, presidente della Corte suprema (il vicepresidente della Corte suprema George Chrysikou non ha potuto partecipare), George Leka, Penelope Live, Athanasios Gaganis e Dimitrios Georgas, giudici della Corte suprema.
Si è riunito pubblicamente nel suo auditorium il 20 aprile 2015, alla presenza del Segretario George Fistouri per giudicare tra:
I ricorrenti: 1) Unione di persone prive di personalità giuridica denominata “SUPREMO CONSIGLIO DEL 33° GRADO PER LA GRECIA DI RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO”, 2) Unione di persone prive di personalità giuridica denominata “GRAN CONSIGLIO DEL 33° GRADO PER LA GRECIA DELL'ANTICO ED ACCETTATO RITO SCOZZESE", con sede in Atene e legalmente rappresentata, rappresentata dal loro avvocato Ch. M. e proposte presentate.
Il convenuto: P. N., residente di... che era rappresentato dal suo avvocato, George Tsaprounis e non ha presentato alcuna proposta.
Il contenzioso è stato avviato dalla causa promossa innanzi al Tribunale di Primo Grado di Atene in data 14/02/2009 dalla già convenuta. Sono state emesse le seguenti Sentenze: 4875/2009 final della stessa Corte e 5886/2013 della Corte d'Appello di Atene. I ricorrenti chiedono l'impugnazione in cassazione dell'ultima decisione con loro ricorso del 02.08.2014 e relativi motivi aggiunti del 02/11/2014.
Alla discussione della richiesta erano presenti le parti, come sopra indicato. Il Relatore Giudice della Corte Suprema Dimitrios Georgas ha letto la sua relazione del 03.12.2014, Ha raccomandato il rigetto del ricorso contro la decisione 5886/2013 della Corte d'Appello di Atene così come i suoi motivi aggiuntivi.
Il difensore del ricorrente ha chiesto l'accoglimento della domanda, il difensore della resistente il suo rigetto e la condanna di ciascuna controparte al pagamento delle relative spese.
DELIBERATO A NORMA DI LEGGE
Ai sensi dell'articolo 559 n. 1 cpc, il motivo di impugnazione è costituito se è stata violata una norma sostanziale. Lo stato di diritto è violato se non è attuato, mentre le condizioni della sua applicazione a ciò che è accettato come provato dal giudice di merito, fatti reali, o se è stato applicato anche se non avrebbe dovuto, così come se applicato impropriamente , e la violazione si manifesta o per errata interpretazione o per errata applicazione, vale a dire voce errata (AP 7/2006). Inoltre, ai sensi dell'articolo 559 n. 19 cpc, il ricorso per cassazione è ammesso se la decisione è priva di fondamento giuridico, in particolare se è priva di fondamento o contraddittoria nella motivazione o carente in materie che incidono in modo significativo sull'esito del processo. Dalla premurosa norma statutaria, ratifica della violazione dell'art. 93 § 3 Cost., emerge che il predetto motivo di appello è fondato quando sul minimo indizio della reale motivazione giuridica non si espongono affatto vicende reali (mancanza di motivazione) o quando i fatti esposti non coprono tutti i dettagli richiesti in base alla stessa norma di legge applicabile, per il verificarsi della conseguenza giuridica addebitata o il suo diniego (insufficienza di motivazione) o quando si contraddicono tra loro (contraddittoria motivazione ). Non vi è tuttavia insufficienza di motivazione quando la decisione contiene brevi ma complete giustificazioni. Del resto, il contenuto giuridico necessario della proposta minore è determinato da ciascuna norma sostanziale applicabile, la cui realtà deve essere pienamente coperta dalle ipotesi della decisione sulla conclusione riconosciuta e non lasciare alcun dubbio. Per l'assenza, riferita solo all'analisi e alla ponderazione degli elementi probatori e in genere in base al rilievo probatorio, se chiaramente definito, non sussistono insufficienti giustificazioni. Solo ciò che è stato provato o non è stato dimostrato è necessario che sia esposto sulla decisione piena e chiara e non perché sia stato provato o perché non sia stato provato. Inoltre, le argomentazioni del giudice relative all'esame delle prove, non costituiscono presupposti in base ai quali si forma la prova dell'accertamento e quindi non costituiscono una "giustificazione" della decisione, quindi l'indagato ai sensi della disposizione Articolo 559 n. 19 cpc è suscettibile di tale censura per contraddittorietà o per difetto, mentre non si configura lo stesso motivo di impugnazione anche perché il giudice non analizza in modo particolare ed approfondito le non autonome pretese costituenti argomenti delle parti per cui il relativo motivo di impugnazione è respinto in quanto inammissibile (AP 551/2011).
Infine secondo il Regolamento del Supremo Consiglio del 33° grado per la Grecia di Rito Scozzese Antico ed Accettato del 1872 all'articolo 8 si afferma che gli ufficiali sono eletti dal Supremo Consiglio solo dei suoi membri ogni tre anni durante il mese di dicembre , a scrutinio palese ea maggioranza assoluta dei presenti, la frazione considerata come unità intera.
Sono eleggibili tutti gli ufficiali del Supremo Consiglio, fermo restando il comma 11 dell'art. 15. All'art. riunirsi entro quindici (15) giorni sotto la presidenza dell'altro e procedere all'elezione del suo successore per il restante periodo di tre anni. Se per qualcuno di essi si verifica la suddetta ipotesi, il Consiglio Supremo deve riunirsi entro quindici (15) giorni sotto la presidenza del più anziano dei membri attivi e, su suo invito, procedere all'elezione dei due ufficiali o, solo temporaneamente, su elezione Proconsole del Gran Commendatore o semplicemente eleggere temporaneamente un suo membro, fino ad un massimo di tre mesi dalla sua elezione, alla direzione del Consiglio Superiore.
Ai sensi dell'articolo 11 del regolamento, in caso di posto vacante di uno degli altri funzionari durante il periodo di tre anni, il "Consiglio superiore deve, entro quindici (15) giorni procedere alla copertura del posto per il resto del restante periodo triennio. Ai sensi dell'articolo 34 i membri del Consiglio Supremo devono essere invitati per iscritto al Congresso dal Gran Cancelliere, Gran Segretario Generale entro cinque (5) giorni. In caso di urgenza, la convocazione è fatta anche per iscritto, o un giorno prima dell'adunanza o entro lo stesso giorno. All'ordine del giorno deve essere menzionato l'invito al Consiglio Superiore.
Nel caso di specie la Corte ha accettato in sede non uditiva per questa sentenza quanto segue accuratamente copiato: Il Gran Consiglio del 33° grado per la Grecia del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Massoneria è un'associazione di individui senza scopo di lucro, è organizzata e opera come sindacato, ma non ha tipicamente lo statuto di associazione in quanto non sono state espletate le necessarie formalità. Si tratta quindi di un'unione che costituisce una "associazione non riconosciuta" ei rapporti che si creano intorno ad essa sono disciplinati in primo luogo dal suo statuto e complementari dalle disposizioni del codice civile per le associazioni, ivi comprese quelle degli artt. 88 e 101 del codice civile.
Più precisamente lo statuto è composto da:
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Le principali costituzioni del 1762 e del 1786 della Massoneria
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Il Regolamento Generale del Supremo Consiglio del 33° grado per la Grecia di tipo Scozzese Antico e provato (dell'anno 2006)
Lo stesso dicasi per il Supremo Consiglio di 33° grado per la Grecia di tipo Scozzese Antico ed Accettato, composto dagli ufficiali del Gran Consiglio.
In particolare il ricorrente è stato eletto Presidente - Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio nel novembre 2007 con mandato triennale fino al 3-11-2010. In virtù dell'invito convocato in data 05.11.2008 per volere del ricorrente il Consiglio Superiore si riunirà il giorno 10-11-2008 alle ore 18.00 presso la Sala Massonica, con il seguente ordine del giorno: 1) Il 49° Congresso Europeo Ipazia Grande Taxiarchon, 2) approvando spese e 3) ogni altro lavoro normalmente addotto. Infatti, nella predetta data si è riunito il Consiglio Superiore, presieduto dal ricorrente.
Durante la discussione sui temi all'ordine del giorno, il Proconsole Gran Comandante S. K. ha dichiarato le sue dimissioni dall'incarico di organizzare e condurre il 49° Congresso, per impossibilità di portarlo a termine. Prima di lui, il grande tesoriere, cap. M., Ha detto che si assume la responsabilità dell'organizzazione della conferenza di cui sopra, inoltre, si esonera dall'incarico di Gran Tesoriere per preparare questa (conferenza) a causa del carico di lavoro. Ciò creava una lacuna nella suddetta posizione e per essere colmata fu deciso dagli attuali membri del Consiglio Superiore del primo imputato, l'attore di assumere la carica di Gran Tesoriere e il grado di attore, cioè di Supremo Gran Comandante, cap. M.. A questo sviluppo il ricorrente ha reagito con forza, poiché non si era mai dimesso dal suo incarico, né esisteva un altro ostacolo per mantenerlo e quindi è diventato la minoranza nel voto.
Inoltre è stato stabilito che alla stessa assemblea è seguita l'elezione di nuovi membri effettivi per ricoprire la carica di primo imputato e sono stati eletti specificamente K. C., E. G., E. G., Pp. Th., N. K., N. . K., E. M. e D. P. e quindi si è deciso che il ricevimento e la conferma ufficiale dei neoeletti si sarebbero svolti il 12-11-2008 alle ore 18:00.
L'attore ha reagito anche nella citata elezione dei nuovi membri. Risulta inoltre che in tale data (12-11-2008) si è effettivamente svolta la cerimonia e la solenne affermazione del grado al neoeletto, alla quale ha partecipato anche il ricorrente, senza agire in qualità di Gran Commendatore.
Successivamente, il ricorrente, benché invitato dal neoeletto Supremo Gran Commendatore, cap. M., si rifiutò di consegnare l'ufficio, gli attrezzi tettonici ecc. e per ricevere il tesoro.
Quindi egli (attore) notificava da un ufficiale giudiziario dichiarazioni extragiudiziali anche alla Gran Loggia di Grecia, che si tratta di reati massonici, previsti dall'articolo 104 e punibili, previsti dall'articolo 116 del Regolamento Generale quindi X. M., nella sua qualità di Supremo Gran Il Comandante ha invitato il 19-11-2008 su invito i membri del Supremo Consiglio a comparire il 26-11-2008 alle ore 17.00 presso la sede del Supremo Consiglio, al fine di valutare se rigettare l'accusa, in danno dell'attore, o condotta un interrogatorio. Si precisa che il ricorrente è venuto a conoscenza del suddetto invito e con la sua memoria extragiudiziale del 26-11-2008, notificata nella stessa giornata al primo imputato e precisamente mezz'ora prima dell'adunanza (Vedi n. presentato è 9592G726-11-2008 dell'ufficiale giudiziario presso il Tribunale di Atene Kon/nou- N. K.), ha sviluppato le sue posizioni, ha dichiarato di non essersi mai dimesso dalla carica di Gran Commendatore Supremo e inoltre che non parteciperà alla riunione programmata.
Quindi, espletato il procedimento disciplinare, il primo imputato si è riunito in assemblea plenaria il 15-12-2008 in qualità di Supremo Consiglio di Disciplina e, pronunciate le imputazioni a carico del ricorrente, ha comminato la sanzione della cancellazione definitiva.
Tale decisione gli è stata notificata in data 21/12/2008, tramite società di servizi postali ed è la seguente: "Si informa che il Gran Consiglio del 33° grado per la Grecia di Rito Scozzese Antico ed Accettato si è riunito in assemblea plenaria il giorno 15 dicembre 2008 alle ore 18.00 il Supremo Consiglio di Disciplina ha esaminato gli atti a Lei imputati e le ha riconosciuto responsabile e ha comminato la sanzione della sua cancellazione definitiva”. Ai sensi dell'articolo 15 par. 1 delle Regole Generali del Supremo Consiglio del 33° grado “il Supremo Gran Comandante, capo della Massoneria Filosofica Greca o il suo delegato legale, convoca e dirige il Supremo Consiglio e ne presiede le sessioni”.
Ai sensi dell'articolo 34 del Regolamento "i membri del Consiglio Supremo sono invitati per iscritto al Congresso sotto il Gran Comandante Supremo o il suo sostituto legale il Gran Cancelliere, Gran Segretario Generale, prima di cinque (5) giorni. In caso di urgenza, l'invito è fatta anche, per iscritto, o un giorno prima della riunione o entro lo stesso giorno.Nell'ordine del giorno deve essere menzionata la convocazione al Consiglio Superiore.All'articolo 10 si precisa che in caso di morte, di rinuncia o di impedimento all'esercizio delle funzioni del Supremo Gran Commendatore o del Proconsole Gran Commendatore l'Alto Consiglio deve riunirsi entro quindici (15) giorni sotto la presidenza dell'altro e procedere all'elezione del suo successore questo per il restante triennio. ogni membro del Consiglio superiore può, a tempo debito, convocare il Consiglio in adunanza per la suddetta elezione Ai sensi dell'articolo 38 del Regolamento, ogni decisione del Consiglio superiore è presa a votazione palese. Allo stesso modo, viene eseguita l'elezione degli ufficiali. I membri votano in base all'anzianità di ammissione. Prima vota il più giovane e per ultimo vota l'Alto Gran Comandante. Ai sensi dell'articolo 39 qualsiasi proposta, presentata al Consiglio Supremo è fatta per iscritto e depositata presso la Segreteria Grande cinque (5) giorni prima della riunione del Consiglio Superiore come definito all'ordine del giorno. Ai sensi dell'articolo 8 gli incarichi sono eletti dal Consiglio Supremo solo dei suoi componenti ogni tre anni nel mese di dicembre, con scrutinio palese ea maggioranza assoluta dei presenti, la frazione considerata come unità intera. Ai sensi dell'art. 14 del Regolamento “per ricoprire la carica o le cariche di membro associato del Gran Consiglio o di membro attivo nel Supremo Consiglio ogni membro del Consiglio Superiore ha diritto fino al 31 ottobre di ogni anno di sottoporre alla Segreteria Grande ogni persona che ricopra ciascuna posto vacante una proposta da lui firmata, il nome di uno dei Gran Ispettori Generali Onorari per ricoprire un posto o uno degli esaminatori o membri del Consiglio Superiore ad Atene o al Pireo Per la copertura del posto membro effettivo del Consiglio Superiore se posti vacanti sono più di uno, la proposta non può contenere più nominativi dei posti vacanti Trascorso tale termine, la Segreteria Generale Grande non può accettare alcuna proposta, ma stabilisce immediatamente l'elenco di tutti i tempi proposti e lo invia a tutti i membri della lista otto (8) giorni prima della sessione ordinaria del Supremo Consiglio di dicembre di ogni anno, durante la quale viene effettuata l'elezione dei nuovi membri esaminatori del Gran Consiglio o dei membri attivi dell'Alto Consiglio. Un solo voto negativo, che deve essere motivato, è sufficiente per respingere il candidato. Due o più voti negativi, anche senza giustificazione, comportano la bocciatura del candidato.
Ai sensi dell'articolo 57 del Regolamento 33° ed ultimo grado dell'A.A.S.T. viene conferito secondo lo standard della laurea, in conferenza ufficiale, solo sotto il Consiglio superiore, davanti al quale viene data la conferma ufficiale, dopo una decisione favorevole del Consiglio superiore. Inoltre, ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento Generale, una determinata categoria da parte di un membro del Gran Consiglio, il Consiglio Superiore, sia a seguito di querela sia d'ufficio quando sequestrato, delibera in assenza del convenuto se l'accusa in linea di principio respingerà o ha ordinato un interrogatorio. Nel secondo caso si definisce una commissione per questa inchiesta composta dal Grande oratore e da altri due membri del Consiglio superiore. La Commissione nomina il Relatore... Le conclusioni di questa vengono depositate presso la Segreteria Grande e sottoposte al Consiglio Supremo, il quale, sentito il Relatore, decide se l'imputato debba essere liberato o chiamato a giudizio davanti alla Plenaria del Consiglio Superiore. Questo definisce una data di udienza, in cui l'imputato è chiamato prima di otto (8) giorni almeno come presenziare, essendo autorizzato a prendere nel frattempo conoscenza di memorie e prove. Allo stesso modo l'attore viene informato se esiste tale. "Sugli ordini del Regolamento Generale, in combinazione con le altre prove ha dimostrato che il primo imputato,l'Alto Consiglio ha deciso illegalmente.
A) In data 10-11-2008 l'elezione del Cap. M. alla carica di Supremo Gran Commendatore ed effettivamente nella posizione di ricorrente, da allora
a) Non ha inserito tale questione nell'invito dei membri del Consiglio superiore all'ordine del giorno in violazione dell'articolo 34 del CG
b) In nessun momento durante l'udienza è intervenuta, esplicitamente o implicitamente, una dichiarazione di rinuncia da parte del ricorrente dal suo incarico o di inabilità ad esercitare le sue funzioni, né era scaduto il suo mandato, quindi non vi era motivo per eleggere un successore come Supremo Gran Commendatore e quindi l'elezione del Cap. M. al suddetto posto, con contestuale deposizione dell'attore, avvenuta in violazione dell'art. 10 GK e
B) In data 10-11-2008 ha deliberato l'elezione di nuovi membri al grado di 33° grado e il Supremo Consiglio ha deliberato di far svolgere il giuramento in data 12-11-2008, data di conseguimento del suddetto grado, poiché
a) L'invito dei membri del Consiglio superiore non prevedeva tale questione all'ordine del giorno, in violazione dell'articolo 34 del CG,
b) Non è stata soddisfatta, come è emerso, la procedura istruttoria prevista dall'art. in assenza di ciò l'elezione di nuovi membri del Supremo Consiglio e il loro insediamento in tale carica non era legittima.
Ha inoltre dimostrato che il Consiglio Superiore in data 15-12-2008 ha illegittimamente irrogato in violazione del GK nei confronti del ricorrente la sanzione disciplinare della cancellazione definitiva, non essendo egli stato convocato a presenziare alla suddetta adunanza, come previsto dall'art. 3a ed. f di GK.
Inoltre, ha affermato sugli imputati citazione che l'invito alla riunione del 26-11-2008, in cui ai sensi dell'articolo 124 GK è stato deciso in sua assenza di condurre un interrogatorio e non riguarda la convocazione di quest'ultimo nella riunione finale del Consiglio Supremo seduta, dopo avergli sottoposto le conclusioni del relatore che ha effettivamente svolto l'interrogatorio.
Va notato che il ricorrente ha reagito con forza nell'assumere le suddette decisioni, prese nelle riunioni del 10-11-2008 e del 12-11-2008.Infatti, per questo motivo si rifiutò di conformarsi a queste (decisioni) e di consegnare l'ufficio, la catena dell'Ordine, i doni e il sigillo che gli era stato dato come Alto Comandante.
In particolare ha provato che il ricorrente ha inviato a tutte le Officine Filosofiche una lettera nella quale descriveva quanto illegittimamente avvenuto nella riunione del Consiglio Supremo del 10-11-2008, dichiarando contestualmente di ricoprire ed esercitare ancora le funzioni di Gran Commendatore Supremo .
Infatti il 12-11-2008 ha emesso un dispositivo di varo e licenziamento di Ch. M ..
Successivamente l'attore il 26-11-2008 ha consegnato al Consiglio Supremo dall'ufficiale giudiziario dal 26-11- 2008 la divulgazione (Vedi. Il numero presentato è 9592G726-11-2008 relazione sulle prestazioni dell'ufficiale giudiziario presso la Corte di Atene K. - N. K.) in la quale ha presentato quanto avvenuto illegalmente, pur precisando che, se l'ordine non sarà ristabilito, farà appello alla Giustizia greca.
Nel trovare un quadro di compromesso, che portasse ad un ritorno alla calma nell'Unione massonica, l'attore in data 28-11-2008, indirizzato a X. M., in qualità di Gran Comandante, ha firmato un documento (lettera), in cui dichiarava di dimettersi dal suo carica, per mancato effettivo e pieno esercizio delle sue funzioni a causa della sua avanzata età e del suo stato di salute, esprimendo la volontà di rimanere nel Consiglio Superiore come semplice Membro Attivo che, ha poi seguito l'ordine negoziato al ricorrente di assumere l'incarico di Gran Commendatore Supremo Onorario (cfr. l'atto produceva una bozza di lettera non datata, firmata dal ricorrente, come lui stesso ammette). Ma questi documenti sono stati redatti e firmati dal ricorrente prima della decisione di cancellazione e quindi non provano il contrario, che egli desiderava dimettersi dall'incarico e assumere il titolo di Gran Commendatore Onorario. Infatti, l'analisi di cui sopra e rafforzata dalla testimonianza del teste degli imputati, che è stata esaminata dal giudice di primo grado ha testimoniato che l'attore non aveva detto che rinuncia all'incarico e, inoltre, che ha ritirato la suddetta lettera di dimissioni. Alla luce del suddetto impegno assunto vi è una chiara attuazione del diritto sostanziale che disciplina le associazioni prive di personalità giuridica nonché dello Statuto e questi sono stati correttamente subordinati ai fatti di cui al presente regolamento. Il destinatario della giustapposizione analitica dei destinatari senza controllo sui fatti realizzati Non provata l'esistenza di un'ammissione del resistente, la lettera inviata a Ch.M. in data 28-11-2008, alla quale si fa integrale rinvio e di fatto revoca della lettera di dimissioni, nella fase delle trattative per la bonaria definizione della lite, non sussistono contraddizioni, avendo l'imputato reagito con forza a tutti i passaggi processuali e nessuno accolto, parere di minoranza e protestato contro quanto sopra è stato fornito impeachment, in quanto né era scaduto il mandato né si erano dimesse, né esisteva tale questione nella convocazione in Supremo Consiglio del 10-11-2008, né erano considerati tema portante di questo deponendo come casi urgenti rientranti nel concetto di "qualsiasi altro lavoro normalmente addotto", né naturalmente desiderava assumere l'incarico di Gran Tesoriere, dal quale si era dimesso il cap. M. e solo questa posizione dovrebbe essere ricoperta. Lo stesso dicasi anche per i successivi atti di alcuni iscritti quanto alla sua revoca come sanzione disciplinare. Sono giudicati infondati i motivi ad essa addotti nei motivi di ricorso principale e il primo motivo aggiunto in quanto aventi la decisione in contraddizione nella motivazione e di qui respinti i motivi attinenti alla violazione dell'art. 559 n. 1 e 19 del Codice. Ai sensi dell'art. 559 n. 20 cpc il ricorso è ammesso se il giudice ha stravolto il contenuto di un atto per accogliere effettivamente fatti manifestamente diversi da quelli richiamati nel presente atto. La motivazione di cui sopra è accertata solo quando il giudice di merito ha commesso un errore diagnostico, relativo alla lettura del documento (errore di lettura), assumendo che esso contenga fatti manifestamente diversi da quelli effettivamente contenuti, non quando il contenuto del documento, la cui corretta lettura deduce l'accertamento di prove diverse da quelle che la ricorrente ritiene non corrette. Nell'ultimo caso si tratta di una censura riferita alla valutazione dei fatti che esula dal riesame d'appello (OL CA 2/2008).
PER QUESTE RAGIONI
Respinge la domanda e ogni ulteriore motivo avverso la sentenza 5886/2013 della Corte d'Appello di Atene.
Ordina l'introduzione di un compenso all'Erario, e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese della resistente, intervenuta senza depositare proposte, che definisce l'importo di milleottocento (1.800) euro.
Giudicato e deciso ad Atene il 28 aprile 2015.
Il presidente della Corte Suprema
La segretaria